Cassino ( AFI : /kas'sino/[4], San Germano fino al 1863) è un comune italiano di 35 089 abitanti[1] della provincia 🗝 di Frosinone nel Lazio. Seconda città della provincia per numero di abitanti, dopo il capoluogo fu per secoli il principale 🗝 centro della Terra di San Benedetto, aggregato fin dal medioevo alla Terra di Lavoro. Ultima città verso sud della Valle 🗝 Latina[5], si sviluppa ai piedi del monte che chiude infatti la valle e su cui sorge la celebre abbazia di 🗝 Montecassino, lungo un percorso storicamente strategico per le comunicazioni tra il centro e il sud d'Italia. Pressoché totalmente distrutta dai 🗝 bombardamenti della seconda guerra mondiale e per questo nota anche come la città martire, è stata completamente ricostruita nel dopoguerra.

Geografia 🗝 fisica [ modifica | modifica wikitesto ]

La città di Cassino è posta nella parte meridionale del Lazio. Il centro è 🗝 collocato alla base del monte chiamato Montecassino, che si eleva fino a 520 m s.l.m e che segna il confine 🗝 meridionale della Valle Latina. Montecassino si distacca dal Monte Cairo, nella pianura racchiusa dai fiumi Liri e Rapido. Il monte 🗝 è costituito da materiale geologico compatto, che non trattiene le acque atmosferiche, che quindi fluiscono in buona parte nella valle 🗝 dando origine alle sorgenti del fiume Gari che attraversa la città e che, dopo circa un chilometro, nei pressi delle 🗝 cosiddette Terme varroniane, si congiunge con il Rapido. Poco lontano dal centro cittadino, nel paese di Sant'Apollinare in località Giunture 🗝 il Gari si versa nel Liri che diventa così il fiume Garigliano; a causa di questa abbondanza di acque, nella 🗝 piana in passato si trovavano aree paludose. Notevole è l'importanza della collocazione: Cassino si trova nel luogo dove si restringe 🗝 la valle del Liri, ben collegata al golfo di Gaeta e al parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, da sempre 🗝 attraversata da importanti strade congiungenti Roma con Napoli e il resto del Sud Italia.

Classificazione climatica: zona C, 1164 GR/G

Le estati 🗝 sono calde e afose soprattutto nelle ore centrali della giornata, anche se, in questo periodo dell'anno è facile assistere a 🗝 fenomeni temporaleschi, spesso di breve durata, dovuti allo sviluppo verticale termoconvettivo delle nubi che si originano dai monti (Monte Cairo 🗝 e Mainarde) e si estendono verso la costa, questi fenomeni tendono ad abbassare la temperatura e ad affievolire la calura 🗝 estiva. In inverno il clima di Cassino si presenta diverso da quello delle altre pianure della provincia, come media e 🗝 alta Valle del Liri e Valle del Sacco. Sebbene infatti le temperature minime sotto lo zero siano comunque abbastanza frequenti, 🗝 le temperature in genere si presentano più miti, specialmente nei valori massimi. La neve è infatti ancora più rara e 🗝 meno abbondante rispetto al resto della provincia, molto probabilmente perché a sud della città i Monti Aurunci sono più bassi 🗝 e a sud est vi è presente solo il rilievo di Roccamonfina, i richiami caldi meridionali riescono perciò molto facilmente 🗝 a risalire la valle e trasformano rapidamente la neve in pioggia o impediscono totalmente la como jogar baccarat caduta. Il motivo di 🗝 tali differenze tuttavia non è solo da ricercarsi nell'esposizione alle correnti meridionali, ma anche nel fatto che i rilievi di 🗝 Monte Cairo e la catena delle Mainarde tendono a creare un locale effetto favonico, riscaldando per compressione adiabatica i venti 🗝 settentrionali e limitando le precipitazioni. Queste caratteristiche orografiche influenzano tutto il clima del territorio da San Vittore del Lazio fino 🗝 ai vicini centri di Aquino e Castrocielo, dove il clima ritorna rapidamente quello tipico delle aree basso collinari della provincia 🗝 di Frosinone.